sambuco

sambucus nigra

descrizione:

arbusto o albero che può raggiungere oltre i 5 metri di altezza. Ha corteccia rugosa color nocciola-grigiastra e i rami hanno all’interno un midollo bianco. Le foglie di colore verde brillante sono picciolate opposte, dispari, con 5/7 foglioline ovate-lanceolate appuntite, a margine seghettato. Fiorisce a fine aprile, i fiori sono bianco avorio, profumati, raccolti in vistose false ombrelle piatte, con lunghi piccioli. Verso settembre, le ombrelle diventano grappoli di bacche succose con un bel colore nero lucente

habitat:

diffuso dal piano alla montagna, nei terreni incolti, nelle boscaglie, lungo i torrenti, nelle siepi, vicino alle case

raccolta:

si utilizzano i giovani getti apicali, le ombrelle fiorali, i frutti maturi, le foglie, la corteccia dei rami più vecchi. Tutte le parti della pianta possono essere essiccate all’ombra in luogo asciutto e ventilato tranne la corteccia che va fatta essiccare al sole

proprietà

sudorifero, lassativo, diuretico, antinfiammatorio, espettorante, emolliente

utilizzo:

L’infuso di fiori serve nelle affezioni bronchiali, influenza, raffreddore e malessere da ubriachezza.
Il decotto, sia di foglie che di corteccia è diuretico, depurativo, lassativo e sudorifero.
lo sciroppo ottenuto dai frutti maturi in caso di nevralgie in particolare al trigemino e sciatica.
Sia lo sciroppo di frutti che quello di fiori è disintossicante e depurativo del fegato.
Il vino medicinale, cosi come il decotto di corteccia, trova impiego in caso di artrite e reumatismi.
Per uso esterno cataplasmi di fiori e foglie pestate per emorroidi ascessi, di solo fiori per geloni e gotta.
Il decotto è utile in lavaggi per schiarire la pelle del viso e in compresse per scottature e arrossamenti.

In cucina si possono impiegare i frutti per la preparazione di gelatine, marmellate e biscotti; i giovani getti terminali, privati delle foglioline, vengono lessati e serviti come gli asparagi; le ombrelle fiorali possono essere fritte in pastella dolce o salata.

avvertenze:

tutta la pianta ma soprattutto i frutti se consumati in dosi elevate causano nausea e vomito.
Controindicata per chi soffre di stomaco debole.

Attenzione a non confondere le bacche del sambuco con quelle velenose dell’ebbio, che raggiunge da 1 a 2 m di altezza, ha un fusto eretto in genere non ramificato, le foglie sono più sottili e non seghettate.

sambucus nigra

sambucus ebulus

Senza nome

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