tarassaco

taraxacum officinale, leontodon taraxacum, cicoria selvatica, dente di leone, soffione

descrizione:

pianta erbaccia perenne che raggiunge l’altezza di 20/40 cm, ha foglie lunghe e dentellate disposte a rosetta e stelli cavi e lisci che si sviluppano in primavera, con all’estremità fiori giallo vivo a cui seguono capolini ricchi di semi, comunemente chiamati soffioni. La fioritura avviene da marzo a novembre. La radice è lunga, carnosa e fittonante.

habitat:

pianta molto comune a carattere infestante, si rinviene con estrema facilità nei prati e nei luoghi incolti, lungo i bordi delle strade, anche tra le fessure dei marciapiedi. Diffusa da nord a sud a qualunque quota.

raccolta:

si utilizza la radice ben lavata, tagliata a fettine e fatta essiccare rapidamente (in forno a bassa temperatura) le foglie (quelle piccole e tenere, raccolte in primavera, si possono consumare crude, quelle già grandi, cucinate o tritate) e i boccioli dei fiori prima che abbiano sviluppato i petali.

proprietà:

ricco di principi attivi, vitamine A, B e C, e sali minerali, colagogo, diuretico, depurativo, lassativo.

utilizzo:

consumato come cibo, succo o decotto serve a disintossicare l’organismo per depurare il fegato e i reni, per dispepsia, anoressia, calcoli, colesterolo – per questi scopi viene consigliata una vera e propria tarassacoterapia, cioè una cura stagionale che prevede l’assunzione di tarassaco per una decina di giorni.
Il succo della pianta fresca serve a schiarire le efelidi, il decotto per pulire e rassodare la pelle.

proprietà magiche:

conosciuta anche come grugno di porco, la proprietà attribuita e quella di Oracolo

In tutti i prati del mondo, all’inizio della primavera, occhieggiano migliaia di fiori gialli che si trasformano in fretta in candide palline formate da numerosi ombrellini.
I suoi fiori, che si chiudono e si aprono a certe ore, servivano da orologio ai pastori e, i suoi fiocchi piumati, predicevano loro il temporale e la bonaccia.
É antica consuetudine che chi vive lontano dal proprio amore, colga con cautela uno di questi trasparenti globetti, trasferisca un pensiero a ognuna delle piumette e poi, rivolto verso il luogo ove si trova la persona amata, soffi e mandi quelle piccole viaggiatrici a portare all’amato i propri pensieri. Volendo poi sapere se la persona amata mantiene anch’essa il ricordo, si deve soffiare nuovamente e, se resta attaccata anche una sola piumetta, la risposta è positiva.

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